Terapie strumentali
Magnetoterapia
Cos’è la magnetoterapia
La magnetoterapia, nota come magneto, è una forma di fisioterapia che utilizza le onde elettromagnetiche.
Rappresenta ad oggi una delle terapie più utilizzate per trattare problemi di varia natura sia post traumatici che cronici. Il meccanismo di base è piuttosto semplice e si avvale dell’uso di onde. Queste interagiscono con i tessuti interessati da una problematica algica, ristabilendo il loro normale equilibrio chimico.
Ogni cellula del corpo è dotata di una determinata carica elettrica, che è il risultato della differenza di potenziale fuori e dentro la sua membrana cellulare, che a riposo oscilla tra -60 e -75 mV, con leggere variazioni da cellula a cellula. Durante un evento infiammatorio di qualsiasi natura la cellula perde carica elettrica, e diminuisce questa differenza di potenziale.
Il processo messo in atto da questo macchinario consiste proprio in una ripolarizzazione della membrana cellulare dei tessuti lesi o infiammati da vari tipi di problematiche, ristabilendo la normale differenza di potenziale delle cellule. Inoltre agisce in modo tale da favorire la rigenerazione dell’osso stesso (osteogenesi) ed è quindi molto utile in caso di patologie dell’osso come l’osteoporosi. Il suo campo d’azione è molto ampio infatti viene utilizzata, oltre che per la sopra citata ,anche per patologie come l’artrosi, nevralgie di vario tipo, tendiniti, stiramenti, dolori post traumatici e problemi vascolari.
Magnetoterapia la strumentazione
Durante un trattamento di magnetoterapia vengono applicati dei magneti sulla zona di interesse oppure è utilizzato un solenoide, apparecchio di forma cilindrica percorso da corrente, che genera un campo elettromagnetico al suo interno.
Questo macchinario può essere usato variando la frequenza da un minimo di 10 Hz fino a 900 Hz a seconda dell’effetto desiderato. Infatti si utilizzano basse frequenze per un effetto antalgico, mentre quelle più elevate hanno maggiore efficacia per la rigenerazione cellulare in caso di esiti post traumatici.
Si distinguono tre tipi diversi di magnetoterapia:
- Statica
- A bassa frequenza
- A alta frequenza
Mentre i primi due tipi agiscono sulla struttura ossea e muscolotendinea, il terzo tipo usa le onde radio e va ad agire sugli organi interni.
Gli effetti della magnetoterappia sui tessuti
La Magnetoterapia ha diversi effetti sui tessuti biologici, i più importanti sono:
- osteogenesi, cioè stimola la rigenerazione dell’osso ad opera degli osteoblasti, molto utile nell’osteoporosi e nelle fratture con ritardi di consolidazione;
- effetto antalgico, favorendo il rilassamento muscolare della zona interessata e riducendo quindi l’infiammazione connessa;
- effetto rilassante sulla muscolatura liscia e striata, agendo sulle contratture muscolari.
Le patologie trattate da questo macchinario sono tantissime, ne elencheremo le principali:
- Patologie croniche dell’osso come osteopenia e osteoporosi, artrosi
- Fratture
- Dolore post operatorio
- Edemi
- Nevralgie
- Tunnel carpale
- Vasculopatie
- Strappi e stiramenti
- Lombalgie
- Tendiniti
E’ stato dimostrato da studi scientifici che effettuando questo trattamento per alcune settimane i tempi di guarigione post infortunio si dimezzano. Rappresenta un valido aiuto per il fisioterapista, permettendo di raggiungere gli obbiettivi prefissati in minor tempo.
Abbinando alla magnetoterapia la fisioterapia, sedute di osteopatia o la kinesiterapia tutto il trattamento è potenziato.